Ha preso oggi il via in Libia il primo corso di formazione di Didattica dell’Italiano in presenza rivolto ai docenti libici attivi nel settore. L’iniziativa, che si svolge presso il Dipartimento di Italianistica dell’Università di Tripoli nelle tre giornate dal 23 al 25 luglio, segna la prima tappa di un percorso di aggiornamento destinato a replicarsi negli anni, organizzato dall’Ambasciata d’Italia in Libia e il Centro DITALS dell’Università per Stranieri di Siena, in stretto coordinamento con il Ministero dell’Istruzione Superiore e della Ricerca Scientifica libico.
Un folto gruppo di docenti provenienti dalle diverse università del paese dove l’italiano è materia di insegnamento, è giunto a Tripoli per seguire i tre giorni di corso condotti da due formatori dell’Università per Stranieri di Siena. Le giornate si articoleranno in lezioni teoriche a cui seguiranno laboratori pratici allo scopo di fornire ai partecipanti una panoramica aggiornata dell’italiano contemporaneo e delle tecniche di insegnamento.
“La cooperazione in ambito culturale e linguistico è un pilastro delle relazioni bilaterali italo-libiche. Garantire qualità ed efficacia dell’insegnamento della lingua italiana in questo Paese rappresenta una priorità per l’azione italiana in Libia” – dichiara l’Ambasciatore d’Italia Gianluca Alberini che prende atto con soddisfazione dell’enorme interesse che si registra in questo Paese per la Lingua e la Cultura italiana.
“Una efficace strategia di promozione linguistica non può che puntare ad investire sulle risorse presenti in loco” – aggiunge l’Ambasciatore. “Dunque, in primis, garantire una formazione e un aggiornamento dei docenti libici attualmente attivi presso i Dipartimenti di italianistica distribuiti sul territorio, nonché di coloro che sono destinati ad insegnare nelle scuole. Promuovere una formazione che sia costante nel tempo, programmata e portata avanti da professionalità italiane”
L’iniziativa vuole pertanto dare un nuovo impulso a quell’azione di sostegno alla promozione della lingua italiana avviata in questi ultimi anni dall’Ambasciata d’Italia, grazie anche all’azione dell’Addetto Culturale, in coordinamento con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.